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Scelta del medico





Assegnazione o revoca di un medico di famiglia o del pediatra ASL

Il medico di famiglia può prendere in carico i bambini a partire dai sei anni di età. Prima di allora devono essere iscritti ad un pediatra della ASL.

La scelta o revoca del proprio medico di famiglia può essere effettuata in due modi:

  • metodo tradizionale: Basta andare alla propria ASL di appartenenza, portare il proprio libretto sanitario, la tessera sanitaria TEAM e comunicare il nome del medico che si vuole scegliere insieme, se possibile, al suo codice regionale e all'indirizzo dello studio medico. Il medico può essere scelto tra quelli presenti negli elenchi esposti alla ASL oppure può essere un medico di base di proprio piacimento purché si trovi nello stesso comune di residenza dell'interessato (attenzione, non è necessario che si trovi nella stessa ASL di residenza dell'interessato) ed abbia posti disponibili.

  • scelta on line: per i residenti nella Regione Lazio si può consultare il sito della Regione Lazio nel settore della Sanità (http://www.regione.lazio.it/sanita/home.shtml) e, previa iscrizione ai servizi on line, si può richiedere il medico dopo aver consultato l'archivio dei medici disponibili, è senz'altro più comodo e non ci sono lunghe file da fare

     

Ecco i vari casi che si possono presentare:

 

Il medico che si vuole scegliere non ha più posto disponibile

Se si vuole far iscrivere un familiare del proprio nucleo con il medico di famiglia, si può fare anche se questi ha raggiunto il tetto massimo dei pazienti, basta andare alla ASL con il proprio libretto sanitario attestante l'assegnazione del medico e far presente che si vuole far iscrivere il familiare comunque: gli verrà assegnato d'ufficio.

Trasferimento dell'utente in altre località

Si può mantenere il proprio medico di famiglia purché non si sposti la residenza al di fuori del comune: in quel caso l'interessato perderà d'ufficio il medico e dovrà iscriversi ad un altro che si trovi all'interno del nuovo comune. E' da notare che anche se non ci si iscrive presso un nuovo medico, si perde comunque il vecchio medico e ci si trova senza quello nuovo.

Scelta di un medico temporaneo

Se ci si trasferisce temporaneamente fuori dalla propria ASL di residenza, si può richiedere un medico temporaneo per la durata minima di tre mesi e massima di un anno, assegnazione da rinnovare di volta in volta prima della scadenza. I motivi per i quali si può ottenere il medico temporaneo sono lavoro, studio o motivi di salute documentati. L'assegnazione temporanea del medico va richiesta nella sede ASL in cui ci si trasferisce, presentando i propri documenti (carta d'identità, codice fiscale), una autodichiarazione (con i propri dati anagrafici, il domicilio in cui ci si va a trasferire, il motivo per cui si richiede l'assegnazione temporanea, il nome e cognome del medico scelto), e va inoltre presentato un documento della Asl di residenza che attesti la cancellazione per assegnazione temporanea nel Comune dove ha sede il domicilio sanitario, questo significa che è necessario tornare alla ASL di residenza per ottenere il documento anche se questo comporta un viaggio piuttosto lungo.

Ecco il dettaglio di che ha diritto a richiedere il medico temporaneo:

  • cittadini che richiedono l'iscrizione provvisoria per ragioni di lavoro e familiari a carico
  • militari di carriera e loro familiari
  • cittadini che richiedono l'iscrizione provvisoria per ragioni di studio;
  • assistiti domiciliati provvisoriamente per motivi di salute (certificati dal medico curante)
  • anziani (> 65 anni) o disabili che necessitano d'assistenza da parte dei loro familiari in comune diverso da quello di residenza.
  • militari, religiosi, ricoverati in istituti di cura
  • reclusi (agli arresti domiciliari)

Una nota doverosa: si fa notare che la normativa che disciplina l'attestazione temporanea del medico (Repertorio Atti n. 1705 dell’8 maggio 2003 Conferenza Stato Regioni) recita testualmente: " l'azienda Usl che riceve la richiesta provvede all'iscrizione temporanea solo previo accertamento dell’avvenuta cancellazione dell’assistito dagli elenchi dei medici di medicina generale o dei pediatri di libera scelta dell’azienda Usl di residenza, e ne informa tempestivamente la Regione." Dunque la normativa dice che si deve provvedere ad un accertamento , ma non dice "come questo deve essere fatto". Il problema è che l'accertamento dell'avvenuta cancellazione, visto che l'era dell'incrocio dei dati è iniziata ormai da tempo, invece di essere fatto direttamente dalla ASL in cui ci si trasferisce, deve essere trasportata a mano dal diretto interessato che si deve sottoporre ad un viaggio anche lungo (si pensi ad un trasferimento dalla Sicilia al Trentino Alto Adige), nonostante abbia richiesto il trasferimento magari per motivi di salute...così nell'attesa che la pubblica amministrazione scopra che i piccioni viaggiatori non si usano più da tempo, ci si deve sobbarcare del viaggio sia in andata che ritorno, tenendo d'occhio ovviamente gli orari degli sportelli di apertura al pubblico!

fonti:ASL roma A, ASL roma B

data ultimo aggiornamento pagina: 6 dicembre 2014